La giornata di ieri ci ha regalato tre successi molto importanti e belli, seppur nella loro diversità. Mi sarebbe piaciuto, lo ammetto senza problemi, stare qui a parlare del trionfo di Tommy Haas in quel di Amburgo. Eh si, quanto mi sarebbe piaciuto! Perché Tommy è, a mio parere, uno di quei giocatori che da questo sport non ha avuto quanto meritava. Un giocatore che sembrava potersi togliere grandi soddisfazioni (e che qualcuna se l’era effettivamente tolta), ma i cui eccessivi infortuni ne hanno, inevitabilmente, pregiudicato parte della carriera. A 34 anni compiuti Tommy è ritornato ad esprimere un buon livello di gioco e, ieri, si è fermato nell’ultimo atto dell’Atp 500 di Amburgo a un solidissimo Juan Monaco. Un match non giocato al top dal tennista tedesco, troppo falloso e discontinuo. Di contro, però, c’è da sottolineare l’ottima prestazione di un Monaco che non si è mai arreso e ci ha creduto anche quando, sotto di un break in entrambi i parziali, avrebbe potuto lasciare campo libero al proprio avversario. Il risultato finale è un 7-5 6-4 che premia il tennista argentino, che da oggi entra tra i primi dieci del ranking Atp, ma ci restituisce, finalmente, un ottimo Tommy Haas (da oggi numero 35 del mondo). Ci auguriamo che questa stagione possa dargli le soddisfazioni che i continui infortuni gli hanno tolto.
La giornata di ieri ha regalato, inoltre, il successo di Thomaz Bellucci sulle alpi svizzere di Gstaad. Il mancino brasiliano ha compiuto una bella impresa nello sconfiggere Janko Tipsarevic. Non tanto per l’impresa in sé perché, nonostante il successo di settimana scorsa in quel di Stoccarda, Janko aveva più volte dato segnali di insicurezza in campo, quanto per il modo in cui questo successo è arrivato. Il talentuoso tennista verdeoro si è trovato avanti 6-1 nel tie-break del primo set. E’ fatta, si pensava. Anche perché un vantaggio così netto in un tie-break nel tennis maschile vuol dire certezza di portare a casa il parziale. E, invece, colpo dopo colpo, scambio dopo scambio, Tip si è rifatto sotto e quel tie-break ha finito per vincerlo. Una bella mazzata. In questi casi, quando il giocatore più forte vince un set dopo averlo quasi perso, il match prende una sterzata diretta dal lato del favorito e l’incontro generalmente termina velocemente. Così, però, non è accaduto ieri. Merito di un Bellucci che ci ha sempre, fermamente, creduto. Alla fine, il brasiliano si è imposto con lo score finale di 6-7 6-4 6-2, ritornando così al successo in quel di Gstaad, dove aveva conquistato il primo titolo in carriera giusto tre anni fa. Un gran bel giocatore, al momento su terra, ma che, a mio parere, potrà dire la sua in futuro.
In serata, infine, è arrivato il successo di Andy Roddick in quel di Atlanta. Un successo che mi rende felice e non poco, perché A-Rod mi sembrava ormai sul viale del tramonto. Intendiamoci, l’americano ha conquistato un Atp 250 dall’entry list di certo non fortissima, ma un successo resta comunque un successo e, per questo motivo, possiamo gioire. Bravo è stato, ad onor del vero, anche Gilles Muller, che nel primo set ha quasi annullato totalmente la presenza di A-Rod in campo. La chiave, in realtà, è stato il tie-break del secondo set. Vinto quello, Roddick si è portato avanti agevolmente nel terzo parziale e ha finito per chiudere l’incontro per 1-6 7-6 6-2.